La leggenda di Rosetta di Viterbo

Oggi voglio raccontarti la leggenda di Rosetta di Viterbo.

E’ una leggenda del Lazio.

Un tempo, viveva a Viterbo una fanciulla molto religiosa e devota, che si chiamava Rosetta.

Un giorno arrivò una terribile carestia e Rosetta, che era ricca, cominciò a donare ai poverelli le sue cose. Donava i suoi ninnoli più cari per fare in modo che i poveri si potessero sfamare comprando un po’ di pane.

Un giorno Rosetta, dopo aver nascosto nel grembiule degli oggetti preziosi, uscì per portarli a quei poveri.

Mentre camminava incontrò il vecchio padre, che era molto avaro, e vide che Rosetta nascondeva qualcosa nel grembiule. Allora si adirò e la chiamò gridando: “Rosetta! Vieni qua. Che cosa nascondi? Dove vai?”.

La fanciulla, tremante, mentì rispondendo che stava portando delle rose alla Madonna. Aveva paura dell’avaro padre.

Fa’ vedere!” replicò il padre. Allora Rosetta aprì il grembiule e in quell’istante avvenne un miracolo.

Nel grembiule aperto ora c’erano veramente delle bellissime rose. Vedendo che Rosetta gli aveva detto la verità, il padre la lasciò andare.

Subito allora le rose si trasformarono in un pane profumato e i poverelli furono, ancora una volta, saziati dalla dolce e altruista Santa fanciulla.

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